Come proteggere il teak: guida all’olio per teak della barca ?

Come proteggere il teak: guida all’olio per teak della barca

È uno dei materiali più amati e discussi nel mondo della nautica, anche per l’eleganza che conferisce all’imbarcazione. Parliamo del teak della barca, il materiale marinaresco per eccellenza che è spesso oggetto di conversazione di tutti i diportisti del mondo. Un teak di qualità dona all’imbarcazione una bellezza  indiscutibile, ma non è certo un materiale di facile manutenzione. Il teak altro non è che un legno esotico con elevate capacità di resistenza e longevità, a patto che lo si tratti ordinariamente con prodotti specifici come un olio per teak della barca. Frequenti lavaggi e rivestimenti con olii/cere protettive sono gli imperativi categorici per prendersi cura come si deve del teak, ed evitare l’invecchiamento o di rovinarlo.

Teak sì, teak no: ecco i punti salienti per fare la scelta giusta

La presenza del teak su una barca non è soltanto sinonimo di eleganza ma a volte diventa un vero e proprio simbolo distintivo. A maggior ragione se si considera che le coperte in teak, quelle fatte a regola d’arte, stanno diventando sempre più rare sui moderni cabinati, in quanto la materia prima di qualità scarseggia (essendo a rischio estinzione in molti paesi) e per abbattere i costi si utilizzano versioni meno nobili lavorate in modo dozzinale. Oltre al costo, un altro deterrente della scelta del teak è l’attenzione e la cura che richiede. Una manutenzione ordinaria è quello che è richiesto dalla coperta in teak, e l’utilizzo di un’olio per teak della barca ne è un esempio. Un teak di qualità se trattato bene e con i i giusti prodotti può resistere più di un secolo. Stiamo parlando di un legno che può affrontare intemperie, parassiti, funghi, sole e gelo e che grazie al suo elevato contenuto di resine si mantiene elastico e resiste molto bene alla salsedine.

Proteggere il teak, ecco cosa fare

Usare le tecniche e i prodotti giusti, creati appositamente per queste operazioni, permette di preservare nel tempo non solo la bellezza del legname, ma anche le sue pregevoli doti chimiche e fisiche. È importante tenere presente che il teak non va pulito eccessivamente per non derubarlo degli oli e delle resine che si trovano al suo interno. Sono proprio loro a rendere questo legno così speciale, anche se questa non va usata come scusa per lavare poco, o per nulla, la coperta in teak. Una volta scelto il prodotto detergente per la pulizia del teak, è bene dotarsi di spazzole morbide che non vadano a “incidere” il legno, graffiandolo, e acqua dolce. Ovviamente non si devono scegliere prodotti generici, ma è importante affidarsi a marchi conosciuti che forniscono prodotti specifici. Terminata la pulizia, è bene procedere con un’ulteriore operazione per proteggere il teak. Si consiglia infatti di utilizzare l’olio per teak della barca, che va impiegato almeno una volta l’anno. Lo scopo è quello di ricompensare il legno dell’olio naturale perso nei mesi precedenti per via delle intemperie, rendendolo quindi via via più grigio e meno resistente. L’olio si applica sulla coperta perfettamente asciutta, quindi preferibilmente due giorni dopo le pulizie, avendo cura di rimuovere l’eccesso con un panno. Solitamente basta una sola mano, quando la pulizia e la manutenzione vengono fatte ordinariamente, ma in caso contrario è possibile dare una seconda mano di olio per teak.

Seguendo questi consigli di Nautica Italia potrai prenderti cura al meglio del teak della tua imbarcazione, proteggendone la bellezza  e le pregiate caratteristiche.

Proteggere e ravvivare il gommone: l’utilizzo intelligente dello smalto elastico per gommoni

Un gommone o una barca hanno bisogno non solo di riparazioni “tecniche” e strettamente funzionali alla navigazione, ma anche di interventi che ne preservano l’estetica o, addirittura, la migliorano. Prima di passare allo smalto elastico per gommoni e al suo utilizzo, è interessante sapere che grazie alle moderne pitture sintetiche è possibile ridipingere i gommoni in maniera “miracolosa”, facendoli sembrare molto più belli. I materiali con cui sono prodotti i gommoni non sono facili da trattare: neoprene, hypalon, PVC e tela gommata richiedono pitture che oltre ad aderire al supporto, a resistere all’acqua, al sale e ai raggi ultravioletti possiedano anche doti di flessibilità che si mantengano nel tempo.  È molto importante tener presente l’impatto degli raggi UV, perché hanno un’azione considerevole sul gommone e sulla barca.

Primi step per applicare lo smalto

 

Il passaggio finale del ciclo di pitturazione di un gommone o di una barca prevede la finitura con lo smalto. Il nostro prodotto di punta è Gummipaint, lo smalto elastico per gommoni di Veneziani. Questo prodotto è davvero incredibile perché ha una finitura elastica specifica per gommoni e idonea per la pitturazione di prodotti in neoprene, tela gommata, PCV ed altri materiali.

Ha numerosi vantaggi, tra cui un’elevata resistenza all’ambiente marino, ottima dilatazione, flessibilità e aderenza e naturalmente è studiata per una tenuta perfetta a contatto con l’acqua dolce e salata e per resistere ai raggi ultravioletti. Quando si applica lo smalto è importante stare attenti alle giunture, perché lì permane lo sporco e la sabbia. Sia la pitturazione che la passata di smalto vanno fatte a gommone gonfio, ma non in pressione. Durante l’operazione il prodotto Gummipaint può essere diluito con il Diluente 6380 che permette l’applicazione a spruzzo.

 

Consigli pratici

 

L’utilizzo dello smalto elastico per gommoni richiede alcune accortezze tecniche che permettono al lavoro svolto di durare più a lungo. Considerato il valore estetico dello smalto, bisogna evitare di incrociare molto le mani successive alla prima per non rammollire gli strati sottostanti. Se si vuol procedere con l’applicazione a spruzzo i criteri da seguire sono Diluente 6380 30-50% con Gummipaint.

Per ottenere un buon risultato è necessario:

  • lavare accuratamente la superficie, sgrassandola ripetutamente finché non c’è traccia di grasso precedente,
  • procedere con la pitturazione una volta che il supporto è asciutto,
  • carteggiare con tela abrasiva,
  • togliere i residui e passare lo smalto (due mani).

Il tempo minimo di ricopertura è di circa 8 ore.

 

Segui questi consigli alla lettera per ottenere un gommone bello da vedere ed in “ottima salute”.

Collante gommoni bicomponente: cosa fare per la manutenzione del gommone e della barca

Collante gommoni bicomponente: cosa fare per la manutenzione del gommone e della barca

Incollare la coperta in teak sul ponte della barca, mettere una pezza a un gommone che presenta una perdita, riparare la passerella leggermente rotta. Cosa sono? Sono le classiche piccole riparazioni che occorre fare per mantenere in salute sia il gommone sia la barca. Sono lavori grandi e piccoli, a volte più rari e altre volte più frequenti, che tipicamente una persona che naviga deve affrontare o durante il rimessaggio invernale o durante la stagione. Per questo motivo è opportuno dotarsi di un collante gommoni bicomponente, se si possiede un gommone, o in generale di una colla nautica. L’importante è che il risultato finale sia perfettamente soddisfacente, per navigare in tutta tranquillità.

Caratteristiche principali della colla per barche

Quando si acquista un adesivo nautico non si può certo pretendere che sia uguale alla colla utilizzata per le piccole riparazioni casalinghe. Non a caso si parla anche di collante gommoni bicomponente che è una colla specifica per i gommoni. In ogni caso, la caratteristica fondamentale è l’affidabilità del collante: pensare di scegliere un adesivo la cui tenuta non è perfetta non è certamente consigliabile. In che modo ci si può accorgere se il collante scelto è quello giusto? L’incollaggio è perfettamente riuscito quando, in caso di rottura dovuta a diverse circostanze (come ad esempio un carico estremo), questa non avviene dove è stata usata la colla ma piuttosto in un altro punto.

Al di là della resistenza, barche e gommoni sono soggetti a diverse sollecitazioni e “minacce” tipiche dell’ambiente marino. Quindi la colla deve essere in grado di resistere all’acqua, alla fatica (cicli di carico) e alle temperature di utilizzo. Tutti fattori da tenere in considerazione in fase d’acquisto, quindi se una colla non riporta la dicitura “marino” non è sicuramente quella giusta.

Colla bicomponente per i gommoni

Tubolare bucato a causa di un incidente con lo scoglio? Riparalo con un collante gommoni bicomponente. Sui gommoni con tubolari in PVC molti particolari non sono saldati elettronicamente ma incollati a freddo e possono quindi scollarsi come bottacci, maniglie, anelli di traino e anelli di sostegno dei corrimano.

La colla per tessuto in pvc gommone eurovinil è una colla bicomponente elastica, autolivellante e con elevata resistenza alla temperatura, all’acqua, agli agenti atmosferici e naturalmente ai raggi UV. Ha una resa davvero incredibile ed è molto consigliata per riparare con efficacia il proprio gommone.

Ma come si effettua la riparazione del gommone?

Come per ogni manutenzione o riparazione che si rispetti, esistono specifici passaggi da compiere per ottenere il massimo risultato. Ma non preoccupatevi, le operazioni da fare non sono complicate, ma piuttosto semplici. Serve solo la giusta attenzione.

Ecco cosa fare:

  • sgonfiate il gommone
  • pulite per bene la parte di tessuto da riparare
  • passate la carta abrasiva sia sulla parte da riparare sia sulla pezza da applicare
  • utilizzando le istruzioni del produttore, mescolate in un piccolo contenitore i due componenti della colla fino ad ottenere un’impasto uniforme
  • utilizzando un pennello della grandezza opportuna in base all’area da riparare, stendete la pasta su entrambe le parti e lasciate asciugare per qualche minuto
  • Ripetere questa operazione altre 2 volte
  • incollate la pezza al tessuto assicurandovi che non si formino bolle d’aria
  • esercitate una forte pressione sulla parte interessata, dopodichè appoggiateci sopra un peso per tutto il tempo necesario all’asciugatura.

Segui queste istruzioni ed otterrai una riparazione del gommone a regola d’arte ed in modo economico!

Pompe di sentina manuali: perché sono importanti per l’imbarcazione

Pompe di sentina manuali: perché sono importanti per l’imbarcazione

Nessuna barca è immune al problema dell’accumulo dell’acqua in sentina, per questo motivo ci sono le pompe di sentina che aiutano ad eliminarla. Lasciare che l’acqua si raccolga in grande quantità e possa mettere in circolo altri fluidi come olio e carburante può causare diversi problemi.

Quali nello specifico? Cattivo odore, perdita di prestazioni dovuta all’appesantimento, aumento del rischio di osmosi, isolamento di contatti elettrici. Per evitare questi problemi ci si affida alle pompe nautiche dedicate, come le pompe di sentina manuali che portano più o meno velocemente l’asciutto nella nostra barca.

 

Manuali, elettriche o immersione: quali scegliere

 

Ce ne sono diverse e sono tutte molto utili per evitare l’insorgere di problemi nell’imbarcazione. In commercio si trovano essenzialmente tre tipologie di pompe di sentina: manuali, elettriche e ad immersione. Ci sono anche quelle autoadescanti, che aspirano i liquidi a distanza attraverso un tubo pescante.

  • Pompe di sentina manuali: richiedono il lavoro umano per funzionare e il loro sistema di aspirazione e pompaggio si basa su stantuffi o membrane elastiche. Non sono comode come quelle elettriche, ma sono una soluzione economica, sicura ed utile per situazioni d’emergenza
  • pompe di sentina elettriche: sono quelle che funzionano con l’energia elettrica e sono molto apprezzate per la praticità e comodità. Pompano enormi quantità di acqua, pur avendo dimensioni contenute. Grazie a dei meccanismi o sensori automatici consentono di avere una sentina asciutta anche quando la barca non ha una custodia costante
  • pompe a immersione: economiche e compatte, hanno un’altissima portata. Per funzionare bisogna immergerle nel liquido, infatti non lavorano all’asciutto poiché è lo stesso liquido pompato a garantire il raffreddamento del motore.

 

Affidabilità e piccoli suggerimenti

 

Le pompe elettriche sono una soluzione economica e affidabile per eliminare il liquido in breve tempo, tuttavia è opportuno ricordarsi che i componenti meccanici ed elettrici possono essere soggetti a guasti. Le pompe di sentina manuali evitano questi problemi, anche se richiedono uno sforzo fisico notevole per funzionare ed espellere il liquido in eccesso.

La soluzione? Dotarsi di più pompe, così se si presenta un guasto è possibile intervenire senza problemi. È importante poter contare su più sistemi di svuotamento per poter agire con rapidità ed efficacia, sia in situazioni di emergenza e sia in casi molto gravi ed estremi come l’apertura di una falla nello scafo.

Suggeriamo quindi non solo di dotarsi di più pompe ma di acquistare almeno una manuale. Segui i nostri consigli per restare sempre aggiornato sul mondo della nautica ed equipaggiare la tua imbarcazione con i più innovativi strumenti del settore.

 

Cera per gommone, come fare una manutenzione corretta del gommone

Cera per gommone, come fare una manutenzione corretta del gommone

Per mantenere il gommone sempre in perfette condizioni è necessario non solo acquistare un’ottima cera per gommone, ma anche eseguire delle operazioni di manutenzione di routine. Fare ciò permette non solo di prendersi cura costantemente del gommone, ma soprattutto di non ritrovarsi a fare operazioni di manutenzione lunghe ed estenuanti. Pulirlo spesso e proteggerlo con detergenti e prodotti rigeneranti è importante per assicurare maggiore longevità al gommone, uno dei compagni più preziosi del diportista.

Una delle caratteristiche più belle del gommone è che permette di fare molte attività tranquille, come andare a pesca, fare escursioni lungo la costa, fare immersioni e vivere il mare in mille modi. A maggior ragione è importante prendersene cura a cadenza regolare.

L’abc della cura del gommone

Prima di scoprire quale cera per gommone utilizzare, sciacquarlo spesso per evitare lo sporco ostinato è una delle regole chiave di chi naviga. Acqua dolce e spazzola morbida sono due alleati semplicissimi per eliminare lo sporco, i cristalli di sale e la sabbia. Se si vuole fare un lavaggio più profondo, è meglio utilizzare un sapone specifico per gommoni. Sconsigliamo tassativamente gli sgrassatori per uso domestico, in quanto potrebbero essere non idonei al tipo di materiale. Inoltre intaccano lo strato superficiale dei tubolari, rovinando quindi il gommone. Infatti è sempre preferibile utilizzare prodotti specifici sia per l’oggetto in sé che per il tipo di materiale di cui è fatto. Agendo diversamente la resa sarà sempre inferiore rispetto a quella ottenuta dall’impiego di un prodotto ad hoc, con il rischio di aver solo sprecato tempo e denaro.

Utilizzi e consigli per scegliere la cera

Una volta ultimata la pulizia del gommone si può procedere alla sua ceratura. Ci sono in commercio tante cere per gommone impregnanti che ammorbidiscono i tessuti e consentono una aumentata resistenza a screpolature varie. Ti consigliamo la Slide Cera Protettiva Silpar Tk specifica per imbarcazioni e gommoni ed evita screpolature. Queste ultime sono molto pericolose per il gommone, perché permettono all’umidità di penetrare il tessuto, rovinandone la tenuta. Un’ottima cera crea invece uno strato protettivo che non solo tiene al sicuro l’estetica del gommone, ma è anche antibatterico e impermeabile.

Veniamo alla bellezza del gommone. Per mantenerlo sempre bello, il “segreto” è un’ottima cera nutriente e protettiva. Consigliamo di scegliere prodotti cremosi o liquidi perché rispetto alle cere spray in bombolette sono più precisi e durano molto di più. L’utilizzo corretto della cera è di applicarla in modo uniforme con un panno in microfibra, dopo di che il gommone è pronto per una nuova avventura in mare, che sarà ancora più bella se avrai gli  strumenti di navigazione corretti.

Colla per pvc, come scegliere quella giusta e riparare un gommone?

Una buona colla per PVC è molto importante per ottenere elevate performance. Se stai cercando un prodotto di questo tipo, è perché probabilmente il tuo gommone  necessita di qualche sistematina. Sai come si ripara?

Un gommone da aggiustare è un problema che interessa molte persone che utilizzano questo mezzo per muoversi in mare sotto costa, affidando a questo protagonista della nautica minore la loro escursione marina.

Il topic della riparazione del gommone, e quindi delle varie colle necessarie, interessa anche i diportisti che si muovono su barche più grandi e a vela o a motore.

Gommone e tender, pur nelle loro diverse dimensioni e tipologie, sono entrambi soggetti a rischi e minacce.

I rischi e quali colle scegliere

I contatti con le rocce, movimenti bruschi e azioni di traino sono guasti imprevedibili che richiedono una buona colla per PVC o per i gommoni in neoprene.

Per prima cosa bisogna capire qual è il materiale he andrai a riparare. Non tutti i gommoni sono uguali. Alcuni presentano delle parti in PVC, come sui tubolari, altri in neoprene presente nei tessuti impermeabilizzanti.

In ogni caso è bene munirsi di un mini kit di riparazione con della colla professionale come il nostro Kit riparazione PVC Adeco, la soluzione perfetta per un intervento last minute e non annullare la gita in mare.

Usare una colla creata per il neoprene su un gommone in PVC o, al contrario, una colla per PVC su un gommone in neoprene non porta a nessun risultato buono. Per questo devi capire prima di tutto quale materiale hai davanti.

Come riparare il Gommone

Per trovare la migliore colla per PVC ti consigliamo di scegliere i migliori prodotti disponibili sul mercato. Nel momento in cui avrai acquistato la giusta colla per gommoni, potrai procedere alla riparazione del natante. Tuttavia è opportuno che tu sappia che non ti basterà solo il collante:

prima di effettuare la riparazione dovrai procurarti dei pennelli, un cucchiaio, una siringa (o un contagocce), del detergente per gommoni, carta abrasiva, una pezza adatta per coprire e riparare il danno.

Prima di tutto sgonfia il gommone, pulisci la porzione da riparare e passa della carta abrasiva sia sulla parte da rattoppare che sulla toppa stessa. In tal modo le due superfici saranno perfettamente aderenti tra loro.

A questo punto puoi passare all’operazione con il collante che andrà applicato con un pennello delle giuste dimensioni in base all’area da riparare. Ti consigliamo di stendere tre strati sia sul gommone che sulla pezza, attendendo un paio di minuti tra una stesura e l’altra. A questo punto le due parti sono pronte per essere incollate tra loro, stando attenti che non si formino bolle d’aria, non dovrai fare altro che aspettare i tempi tecnici e il tuo lavoro sarà completato!