Pompa di sentina per barca: costi e consigli

Il problema dell’accumulo dell’acqua a livello della sentina è molto frequente in ambito nautico, poiché l’imbarcazione non è mai del tutto al sicuro da problemi di infiltrazioni o perdite dell’impianto idraulico.

Per questo motivo la pompa di sentina è uno strumento che deve essere necessariamente presente su tutte le barche.

Prima di affrontare la questione relativa ai costi, vediamo qualche nozione pratica sulla sentina. Per prima cosa la pompa di sentina per barca serve proprio a eliminare l’acqua che si accumula nella sentina in caso di pioggia, onde, condense e così via. La pompa rimuove tutti i liquidi nell’ambiente, aiutandoti a risolvere il problema velocemente.

Utilizzare la pompa di sentina correttamente

Naturalmente se la presenza di acqua nella sentina è un fenomeno ricorrente, devi senza dubbio accertarti di un’eventuale falla nell’imbarcazione.

Per far durare la pompa di sentina per barca a lungo ci sono alcune indicazioni. Se scegli una pompa manuale dovrai essere sicuro di posizionarla nel punto giusto e azionarla con movimenti non troppo bruschi per evitare di romperla.

Nel caso di pompe elettriche invece, il consiglio più rapido che possiamo darti è di non farla girare a secco per evitare di surriscaldare il motore. In questo senso forse dovresti valutare delle pompe autodescanti, che sono più resistenti in tal senso ma non di molto. Un consiglio che vale sempre, a prescindere dalla tipologia di pompa che utilizzerai, è di tenere la sentina ben pulita per evitare che qualsiasi elemento la rovini. Anche il filtro della pompa stessa va tenuto pulito per evitarne la rottura.

Costi delle pompe di sentina

In base alla pompa che scegli i prezzi sono senza dubbio variabili, ma non di certo troppo eccessivi quando si parla di sicurezza a bordo.

Si va da una spesa che si aggira intono ai 15 euro per pompe di sentina a immersione, a costi decisamente più altri per una pompa magari automatica che monta un sensore di livello interno che la fa azionare quando il livello dell’acqua raggiunge i 5 cm di altezza. Queste ultime superano i 100 euro, ma sono prodotti tecnologici utilissimi per evitare l’accumulo eccessivo di acqua.

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Resina epossidica resistente all’acqua: come scegliere quella giusta

È da molti considerato un materiale prodigioso, perché si presta a numerose applicazioni a bordo di un’imbarcazione. Parliamo della resina epossidica, un tipo di plastica che serve a riparare, modellare, rinforzare e incollare in caso di danni dell’ultimo secondo.

Naturalmente quando si tratta di barche, consigliamo una resina epossidica resistente all’acqua, in quanto ha la giusta combinazione di additivi che le permette di offrire performance eccellenti.

Piccola curiosità storica: lo sai che la prima resina epossidica introdotta nel mercato nautico risale a più di 40 anni fa? Si chiamava West System ed era un adesivo strutturale marino creato per attaccare il legno in modo permanente.

Come impiegare la resina epossidica

Ci sono migliaia e migliaia di utilizzi della resina epossidica resistente all’acqua. È una sostanza che, applicata ovviamente con i giusti dispositivi, permette di riparare lo scafo e la coperta in poche mosse, oltre a consentire riparazioni e installazioni di nuovi arredi come mensole e paratie.

Non serve essere dei progettisti di barche per utilizzare correttamente la resina epossidica: puoi apportare migliorie su qualsiasi materiale e dimensione, compiti che sono alla portata di tutti i diportisti.

Le aree di intervento della resina epossidica sono essenzialmente 4:

  • Impregnante
  • Adesivo
  • Stuccante
  • Laminante

 

I 4 impieghi della resina epossidica

Assodato che la resina epossidica resistente all’acqua non può mai mancare a bordo per la sua duttilità, vediamo uno ad uno i suoi utilizzi.

Come impregnante è perfetta per creare un rivestimento che protegge il legno dall’umidità, fungendo da barriera anche per l’imbarcazione stessa. Prodotti come questo in fase di applicazione creano una barriera resistente all’acqua, che li rende praticamente impenetrabili.

Per quanto riguarda la funzione adesiva e di incollaggio, consigliamo questo tipo di resina sia per isolare l’area sia per renderla più impermeabile.

Anche per stuccare e laminare c’è una resina epossidica adatta. Basta applicarla per riparare crepe o avvallamenti del legno, o per assemblare pannelli di ampia superficie magari di forma piatta e sottile.

Insomma, per qualsiasi necessità la resina epossidica si conferma il miglior prodotto in assoluto.

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