Quando è il caso di utilizzare un avvisatore acustico in barca? Su questo argomento c’è ancora tanta confusione e incertezza, soprattutto perché i punti da affrontare quando si tratta di trombe per barche sono effettivamente numerosi.
Dai regolamenti che obbligano a tenere un avvisatore acustico a bordo alle varie tipologie di dispositivi che possono assolvere a questo compito.
Una cosa è certa: c’è davvero tanto da imparare. Cominciamo col suddividere la gamma dei segnalatori acustici specifici per le barche in: campana di bordo, corno da nebbia, avvisatori acustici portatili a gas, altoparlanti e trombe per barca elettromagnetiche ed elettropneumatiche.
Utilizzo e distinzioni
Dotarsi di uno o più avvisatori acustici a bordo ha un solo scopo: rendere la navigazione più sicura. Tra i numerosi accessori nautici, le trombe per barche sono quelli più utili, economici e facili da installare.
Che si tratti di una barca a vela, a motore o di un cabinato, una “sirena” a bordo non può e non deve mancare. Ad esempio puoi iniziare dotandoti di una tromba elettrica che per suono e uso è quasi uguale al clacson delle auto, quindi idonea in varie occasioni. Naturalmente il suono non è uguale per tutte: ogni tromba ha una sua tonalità, che può essere più grave o più acuta.
Poi ci sono le trombe elettromagnetiche che sono obbligatorie in qualsiasi navigazione. Esiste un regolamento internazionale creato per prevenire gli abbordi in mare, ed è il Colreg del 1972. Nell’area D del regolamento si legge che “una nave lunga uguale o superiore a 12 metri deve avere un fischio e una campana; anche l’imbarcazione più piccola deve avere un mezzo per produrre un segnale sonoro”, quindi è sempre opportuno avere a bordo almeno una tromba a gas.
Dare indicazioni durante la manovra: navigazione normale vs nebbia
Vediamo ora brevemente come utilizzare le trombe per barche in due condizioni di navigazione: normale e in caso di nebbia.
In caso di condizioni di navigazione normali, secondo il regolamento Colreg un suono breve corrisponde a un suono che dura un secondo, mentre uno prolungato dura dai 4 ai 6 secondi. Ad esempio un suono breve significa che la barca sta andando a dritta, mentre tre suoni brevi significano che va indietro.
La situazione cambia in caso di nebbia. Quando ci si trova con l’imbarcazione avvolta dalla nebbia (e questo capita molto spesso) bisogna interrompere subito la navigazione e issare il riflettore radar. Per quanto riguarda il segnale acustico, bisogna emettere suoni prolungati e intermittenti a seconda dello stato in cui si trova l’imbarcazione (durata del suono che va da qualche secondo a meno di 2 minuti).
Per questo motivo è consigliabile studiare bene ogni situazione così da trovarsi preparati in caso di pericolo.
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